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martedì 1 dicembre 2009

Flavio Cattaneo e Terna brillano di luce propria in borsa

Flavio Cattaneo e Terna: come resistere ai crolli. La cedola Terna prima per rendimento al 6,9% stimato ai prezzi attuali sulle cedole in distribuzione nel 2010. Ecco qualche estratto dal Corriere Economia.

"La crisi li ha messi solo un po' a stecchetto. I dividendi d’Europa, secondo le ultime stime, valgono il 30% in meno di un anno fa – lo scrivono oggi in un articolo del Corriere Economia di Giuditta Marvelli e Adriano Barrì. Eppure la rassegna dei più generosi in Piazza Affari e in giro per il Vecchio Continente suggerisce immagini di buona salute e non di denutrizione. Con Enel, Terna, Snam Rete Gas, Fondiaria Sai ed Eni – disegna lo scenario – il rapporto tra cedola e prezzo (lo yield, il rendimento azionario) viaggia tra il 5 e il 7%. Ben più di un Btp decennale (3,9%) e anche dei corporate bond affidabili (4,4% la media). "

"E proprio qui sta la chiave del paradosso – sottolineano i due giornalisti economici - I dividendi, messi a dura prova dalla débacle dei profitti, brillano di luce propria di fronte ai minimi storici raggiunti dalle obbligazioni. E ai timori che il rally dei prezzi (50-60% da marzo) non possa continuare in eterno. Il crac di Dubai ha ricordato a tutti che la fragilità del sistema è una realtà da non sottovalutare mai".

"Il paragone con i bond può essere pericoloso perché il dividendo non cancella il rischio azionario – dice Fausto Artoni, gestore senior di Azimut sgr. Ma tenere nel cassetto Snam Rete Gas o Terna non è certo un’idea da sconsigliare". Entrambe operano in mercati regolamentati, caratterizzati da elevata stabilità e prevedibilità dei flussi di cassa.

"Le tariffe di Terna, per esempio, si manterranno invariate almeno sino al 2011 e questo aumenta le probabilità che anche il dividendo resti stabile", ricorda Marco Paolucci, al timone di Lux gest am.
I numeri dei grandi pagatori di casa nostra attirano l’attenzione e tengono testa ai dividendi di stimati colossi europei che puntano molto sulla remunerazione dei soci. Ai prezzi di oggi Eni (5,8% di yield atteso sugli utili di quest’anno in distribuzione nel 2010) rende più di Total (5,3%); Enel (6,3%) e Terna (6,9%) offrono più di E.On (5,5%); Fondiaria Sai (5,9%) è più generosa di Allianz (4,5%).

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